Il Parco Nazionale Manu è il più grande del Perù e l'area protetta si estende da regioni andine di oltre 4000 m di quota fino ai 150 m delle pianure alluvionali.

Grazie a queste caratteristiche di variazione altitudinale il Manu include molte zone ecologiche diverse e vanta la più elevata biodiversità tra tutti i parchi del mondo.

La difficile raggiungibilità di gran parte del parco ha permesso di preservare l'integrità dell'ambiente. Nel parco vivono quattro etnie di indigeni, due delle quali ancora non contattate.

Il Parco si trova nel bacino del Fiume Madre de Dios e soprattutto del suo affluente Rio Manu. Gran parte del parco non è accessibile al turismo.

Nelle foto del viaggio noterete una abbondanza di insetti e di ragni.
A mia giustificazione ricordo che oltre 90% dei viventi (non batteri) sono artropodi e che l'amazzonia è il regno degli insetti.

A questo proposito il grande biologo inglese J.B.S.Haldane a chi gli chiese quale fosse
secondo lui la caratteristica più spiccata del Creatore rispose: "Una smodata predilezione per gli insetti".

A parte questo insetti e ragni mi piacciono e quindi li fotografo e condivido le foto.

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Arrivati a Lima dopo un lungo volo ceniamo da Punto Azul con un ottimo ceviche. Al mattino sveglia alle 2.45 e trasferimento in aereoporto per il volo per Cuzco: scopriamo che l'orario è stato posticipato! Avremmo potuto dormire un'ora in più.

Arrivati a Cuzco alle 8 ci viene a prendere William, che sarà la nostra guida a Manu, con l'autista Ludwin.

Il nostro giro al Parco Nazionale Manu prevede di raggiungere in auto il lodge di Cock of the rock, dove passeremo due giorni, poi ancora in auto fino ad Atalaya da dove ci sposteremo in barca.

L'area in verde scuro sulla mappa è quella non aperta al turismo.

In rosso ho indicato i tragitti in auto e in blu quelli in barca.

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Al villaggio di Oropesa, dove tutti fanno i fornai, compriamo un pane moscio e dolciastro. Poi sosta al laghetto di Huanacarpai.

Ci sono uccelli vari, Mesembrinibis cayennensis, un ibis verde.

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Fichi d'india fioriti

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Grandi cespugli di tabacco selvatico (Nicotiana glauca)

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dove sfrecciano diversi colibri. Con il loro becco lungo e dritto riescono a prendere il nettare dai lunghi fiori tubulari del tabacco.

I colibri sono difficili da fotografare perchè sfrecciano rapidissimi e si posano di rado.

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Questo per fortuna si è fermato per un attimo per mettersi in posa.

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Lungo la strada verso la montagna, in un campo coltivato zampettano degli ibis variopinti

Black-faced Ibis (Theristicus melanopis)

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La strada sale a lungo in ambiente arido, fino a circa 4000 metri.

a Ninamarca vediamo le tombe (chullpas) pre-incaiche, opera della popolazione Lupaca

 

 

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Alcune tombe sono diroccate

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ma alcune sono ben conservate. Sono costruite in parte in pietra in parte in mattoni di argilla impastata con un'erba locale.

Ricordano un po' le più famose e molto più imponenti chullpas di Sillustani, vicino al lago Titicaca.

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Queste sono molto suggestive per la loro posizione su un crinale di montagna.

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scesi a fondo valle visitiamo il villaggio di Paucartambo, grazioso e con un piccolo mercato dove il calzolaio, seduto al sole, cuce le scarpe.

Incuriosito della sua macchina da cucire, per attaccare discorso gli chiedo se è molto vecchia. No, "la ho appena comprata!"

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Questi sono dei pomodori particolari, li chiamano tomate de sierra o tomate de cola (pomodori di monte o pomodori con la coda) o tamarillo (Cyphomandra betacea)

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Questi pomodorini, insieme a peperoni e pomodori normali sono gli ortaggi più comuni in questi mercati

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crescono su un alberello di circa 2-3 m, il sapore è agrodolce

Oltre che come alimento i tomate de cola hanno uso medicinale per il mal di gola e la tonsillite, anche per applicazione come impacchi.

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Paucartambo è tutto in bianco e blu. Nella piazza centrale, che come al solito si chiama Plaza de Armas, ci sono statue dorate di maschere tipiche delle feste di questa regione.

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A Paucartambo si svolge una festa importantissima e famosa che si tiene il 16 luglio.

I personaggi delle statue sono le figure che intervengono in una danza, il QHAPAQ CH'UNCHO.

 

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I bambini stanno uscendo da scuola

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Questo personaggio con i baffetti credo che sia il Rey ch'unchu

L'anno scorso lo avevamo visto dal vero alla festa di Chivay

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signora con bambino

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Un papavero giallo spinoso, dovrebbe essere Glaucium

 

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Guardando la carta stradale il tragitto da Cusco a Paucartambo e poi a Manu sembra dritto e breve, in realtà tra zig zag e valichi richiede quasi tutta una giornata

Saliamo al valico di montagna (Tres Cruces), nella regione climatica della Puna, la tundra di alta quota, e da qui scenderemo verso la foresta nebulare. Sul valico giustamente c'è nebbia e fresco, ma anche i bei fiori della Puna. Qui c'è una stazione dei guardaparco, Acjanaco.

Questo è un parente del mirtillo

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Una piccolissima felce

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Questo fiore è parente delle genziane, si chiama Halenia

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Scendendo verso la foresta la vegetazione cambia

Credo che sia una Oreocallis (Proteacea)

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Ora sono abbondantissime le epifite. Qui una bromeliacea

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scendiamo nella foresta, in un ambiente spettacolare di valli profonde ammantate di alberi fittissimi

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lungo la strada fiori

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e felci di tanti tipi diversi. Questa credo che sia capelvenere

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Questo uccello con la coda strana si chiama momoto serrano (Momotus momota) che è un po' parente del martin pescatore

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una pianta stranissima

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L'ambiente è così a perdita d'occhio: valli scoscese coperte da foresta inestricabile, il tutto più o meno nebbioso, visto che è una foresta nebulare

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questi bei fiori gialli sono calceolarie

 

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Arriviamo al lodge dove passeremo due notti: Cock of the rocks. Graziosissimo e ben organizzato circondato dalla foresta. Ci siamo solo noi, e quattro del personale, di cui uno guercio e gli altri un po' strani, ma tutti bravissimi e gentilissimi. Il cuoco prima lavorava alla Costa Crociere (poi prudentemente è passato alla foresta, molto meno avventurosa delle crociere nel mediterraneo!). Domani arriverà una comitiva di inglesi. Casette comode, dove non c'è elettricità ma candele.

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Appena sistemati vado a fare una passeggiata intorno al campo dove incontro un quantità di animaletti: un piccolo scarafaggio semi-trasparente.

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un coleottero curculionide elegantissimo

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una cavalletta con le ali metallizzate e dei cosciotti appetitosi (è un Tetrigidae)

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qui le cavallette si chiamano saltamontes

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fiori sconosciuti

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un altro coleottero dalla livrea elegante, dovrebbe essere un cerambice

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altre cavallette. (questa è una Stenodorus)

Il clima qui è piacevolmente fresco

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La mattina successiva risaliamo lungo la strada che abbiamo percorso ieri in auto, per vedere i panorami, fiori ed animali.

Questo credo che sia parente delle vespe, un icneumonide. Quei puntini rossi sono acari che si fanno portare a spasso (si dice foretici) o forse sono parassiti, non lo so

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Un bel coleottero scarabeide del genere Cyclocephala, che ricorda vagamente i nostri maggiolini

 

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altro coleottero che passeggia sulla zanzariera della finestra

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orchidee

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un coleottero metallizzato elegante, dovrebbe essere un crisomelide

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due coleotteri metallizzati piacevolmente occupati

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un bel fiore, questa è una Oxalis, simile alla nostra acetosella

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fiore di Bomarea (Alstroemeriaceae)

 

 

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si presenta a grappoli, come un lampadario, bello ma pieno di ragnatele, qui spolverano di rado.

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ancora orchidee

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un bambu ricadente

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dai pendii scendono cascatelle più o meno grandi. Qualcuna cade proprio sulla strada e se piove la cascatelle diventano cascate e allora per la strada diventa un problema, visto che l'acqua ti cade in testa.

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ancora fiori sgargianti, credo che siano parenti dei bucaneve

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Felci varie. Con questa umidità questi boschi sono il regno delle felci

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ognuna delle valli in cui ci affacciamo offre lo spettacolo di un bel torrente

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una farfalla si posa su un braccio di William

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spighe colorate di Phytolacca octandra

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Questo così distinto è un emittero, come le nostre cimici verdi dei boschi (quelle che puzzano quando le disturbi)

si chiama Brachystethus vexillum e anche lui puzza

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Questi sono probabilmente forme giovanili di quello di sopra

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alcuni cespugli ne erano pieni

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un bruco con stranissime appendici. Viste le corna mi è stato suggerito che si possa trattare di un bruco geometra con problemi coniugali

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un bel coleottero scarabeide, che dovrebbe appartenere al genere Bolax

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davvero molto elegante

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spettacoloso coleottero, credo un crisomelide

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Questo così colorato credo che sia un cicadellide, cugino delle cicale

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altro crisomelide (forse) rugoso

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Una commelina

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qui le felci sono abbondanti e di tanti tipi diversi

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questa è bellissima, con le foglie nuove che crescono srotolandosi

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anche questo apice di felce non scherza quanto a bellezza frattale, sembra un bastone pastorale

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tornati al campo incontriamo una bella farfallina che imita meravigliosamente un coleottero licide, sia nella forma che nei colori. Si tratta di un mimetismo batesiano, la farfallina è innocua, mentre il Coleottero licide è cattivissimo e tossico e quindi anche la farfalla viene evitata dai predatori e se la cava.

Clicca qui per vedere un licide del parco Manu

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un bell'insetto stecco gira intorno a casa

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visto di lato è particolarmente elegante

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il fiore smagliante di una delle tante Heliconia

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questo è il vialetto di ingresso al lodge di Cock of the rocks. Di giorno non sembra particolarmente abitato, ma al buio brulica di vita notturna.

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Nel pomeriggio ci avviamo per andare a vedere i gallitos de las rocas cioè i cocks of the rocks che danno il nome alla località.

Il tempo promette male, intanto troviamo delle belle orchidee

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un graziosissimo uccellino. si chiama Spectacled Redstart (Myioborus melanocephalus)

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fiori stupendi, credo parenti dei mirtilli

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piante strane, forse una Selaginella?

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altri fiori bellissimi ancora più strani

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altre piante strane, dovrebbe essere un Licopodio

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e ancora orchidee

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Arriviamo alla zona dei gallitos (Rupicola peruvianus), è quasi buio e piove, quindi le condizioni non sono molto adatte per fotografare gli uccelli che stanno nel folto degli alberi e saltellano eccitati.

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Ce ne sono diversi, tutti maschi in attesa delle femmine

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le femmine sono meno vistose, marroncine e insignificanti. Ne arrivano due e la comunità dei maschietti sembra impazzire (non capisco che cosa ci trovino in quelle femmine marroncine): tutti cominciano a saltare e strillare come pazzi cercando di attirare l'attenzione delle signorine. Poi cala il buio, piove sempre di più e noi lasciamo i gallitos alle loro attività amatorie.

I gallitos sono gli uccelli nazionali del Peru

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rientrati al campo, visto che ha smesso di piovere, dopo cena, facciamo un giro nel giardino e nel viale di ingresso per cercare un po' di animaletti.

questo è un bruco che finge di essere un rametto secco

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un bel coleottero cerambicide.

William ha un occhio straordinario e riesce a trovare tantissimi animali che a me sfuggono

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il bruco fantascientifico di una farfalla Limacodide

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una bella cavalletta

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amore tra i saltamontes

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questa cavalletta è appena sgusciata dalla sua vecchia pelle

(è una Copiphora)

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un insetto stecco. qui ce ne sono tante varietà diverse

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una farfalla notturna con le antenne a pettine

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un bellissimo ragno variopinto forse del genere Alpaida

 

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una mantide ha trovato la sua cena

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la stringe bene

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e poi se la sgranocchia con gusto

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un bruco peloso ha ancora i segni della pioggia

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una cavalletta aereodinamica (Copiphora).

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un grillo

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un insetto stecco

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indaffarato a rosicchiare la sua foglia

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una bellissima cavalletta mimetica mascherata da foglia ingiallita

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credo che sia un parente un po' trasparente dello scarafaggio

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altro insetto stecco, cicciottello, visto di lato

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e dall'alto, ancora più cicciottello. Non lo chiamerei proprio stecco!

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questo è diverso, più snello e con le zampe ad anelli colorati

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un bruco ad anelli pelosi, ricorda certe vecchie pellicce e certi cani barboni ben tosati

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e una bella farfalla notturna ci aspetta sulla finestra di casa

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uno strano fiore a candeliere chiude la passeggiata notturna.

La abbondanza e la varietà di vita di questi boschi è impressionante

 

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Al mattino presto, prima di partire per la pianura amazzonica facciamo un giro nel bosco intorno al lodge.

William è una guida competente ed entusiasta.

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La foresta nebulare di montagna non ha gli alberi giganteschi della foresta pluviale di pianura, ma è comunque incredibilmente ricca

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ogni volta che cammino in una foresta dell'amazzonia mi vengono in mente la parole di Darwin: "... mentre camminavo... avrei voluto trovare la parole giuste per esprimere le mie idee. Ma ogni termine mi sembrava troppo debole per comunicare a coloro che non hanno visitato le regioni tropicali il senso di delizia...."

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le piante che faticosamente cerchiamo di far crescere nei nostri appartamenti di città qui avviluppano, mostruose, ogni cosa.

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licheni prosperosi

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rampicanti meravigliosi

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felci ricadenti

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un bel coleottero

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piantine strane

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che sarà? forse una epatica?

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muschi e licheni

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funghetti

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fiori strani

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e fiori mostruosi. Potrebbe essere una Columnaea

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torniamo a casa dove ci aspettano farfalle

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e farfalle

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All'alba partiamo in auto per raggiungere il fiume Madre de Dios, in pianura.

Tutto intonro la foresta è avvolta dalla nebbia, chissà perche si chiama foresta nebulare?

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brevi soste per guardare felci

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coleotteri variopinti. Sarà un parente della nostra Cassida?

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begonie crescono sul bordo della strada

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una bella orchidea bianca

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la foresta sempre nebbiosa

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fiori con bacherozzetti (sono coleotteri curculionidi, credo). Il fiore deve essere parente dei pomodori e delle patate

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un bell'emitero elegante. Dovrebbe chiamarsi Hypselonotus aberrans

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chissà che cosa è? forse una selaginella?

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una passiflora coloratissima

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una cavalletta (Orphulella)

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e un'altra, molto elegante (Psiloscirtus)

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con la sua armatura lavorata al bulino