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Il Tongariro Alpine Crossing è considerata una delle più belle escursioni da una giornata del Paese.
Nelle domeniche estive il percorso è frequentatissimo. Anche oggi, che non è domenica e ormai fine estate, ci sono diversi escursionisti.
Con un pulmino da Hukapapa si raggiunge l'inizio del percorso a Mangatepopo e al termine della ita si raggiunge la strada a Ketetahi dove un pulmino riporta a Huakapapa
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Qui vediamo il dettaglio del percorso, sono circa 19 kilometri con circa 800 m di dislivello in salita e circa 1000 in discesa. Si inizia da sud-ovest e si arriva a nord.
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La giornata è spettacolosa, dopo un inizio un po' monotono si affronta la salita principale, di circa 700 m, che porta al margine dei crateri. Tutto il percorso è su lava e scorie vulcaniche.
E' terminata la salita principale. Qui il panorama è bellissimo....
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... sia verso la vetta principale, il monte Ngauruhoe (è un vulcano attivo, si vede un fil di fumo!) ....
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... che verso la pianura da cui veniamo.
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attraversiamo il cratere sud a circa 1700 metri di quota
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sovrastato dalla montagna
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fino ad affacciarci sul bordo del cratere rosso. Questo è il pianoro che abbiamo attraversato
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il margine del cratere rosso
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con la vista verso la pianura
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Le descrizioni del percorso fornite al centro info del Parco raccomandano di tener sempre presente che siamo su un vulcano attivo; in caso di eruzione scappare a più non posso!
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l'apertura sul cratere rosso, con uno spettacoloso camino vulcanico e rocce colorate
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questa struttura si è formata quando la lava si muoveva seguendo un canale nella parete della montagna. La superficie della colata si è raffreddata più rapidamente della parte interna, che è quindi defluita lasciando una struttura cava.
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in basso diverse fumarole
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Il Blue Lake, che raggiungeremo più tardi
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e la discesa verso gli Emerald Lakes.
Mentre noi scendiamo c'è qualcuno che sale facendo il percorso in senso opposto.
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Quella di fare il percorso in senso inverso non mi sembra una scelta felice: il dislivello in salita e maggiore e questo ghiaione, che noi abbiamo percorso in discesa con belle scivolate, in salita deve essere orribile!
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la serie dei tre laghetti è bellissima
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i colori, le luci e l'ambiente rendono questa escursione davvero entusiasmante
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Paola è visibilmente soddisfatta
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soprattutto all'idea di non dover fare in salita quelle ghiaie.
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La serie policroma dei crateri che abbiamo attraversato.
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e infine il Blue Lake.
Dovremo costeggiarlo, risalire un po' e infine iniziare la discesa infinita verso il rifugio Ketetahi Hut e infine il parcheggio con il pulmino
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Una bellissima genziana bianca (Gentiana patula) , che qui è il fiore più comune. L'ambiente pietroso di questo vulcano non ospita molti fiori, almeno in questa stagione.
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Bacche rosse su piccoli arbusti che spuntano tra i sassi.
Complessivamente la salita non è faticosa, mentre la discesa è eterna ma finisce in una foresta molto bella. Il tutto dura 7 ore. Alcune guide suggeriscono di spezzare la gita pernottando alla Ketetahi Hut. Non mi sembra che valga la pena.
Lungo la gita c’erano tre ragazze tedesche identiche, tutte vestite di nero, che camminavano sincronizzate, dovevano essere della Spectre.
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Una Eufrasia. Chissà se è nativa o se è una delle nostre, immigrata clandestinamente.
Arrivati al pulmino torniamo a National Park dove pernotteremo una seconda volta. La prima sera avevamo cenato alla Vecchia Stazione, un bel ristorante ricavato nella vecchia stazione ferroviaria (il treno ogni tanto passa, soprattutto in inverno per gli sciatori).
La seconda sera ceniamo nel Pub Schnapps.
In ambedue i casi la cena è stata buona e in ambedue i casi c'erano avventori un po' bevuti (ne incontreremo spesso).
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