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22 giugno
Alla Hertz di Broome per restituire auto, poi attesa imbarco. Partenza puntuale 11.50.
Durante il volo passiamo su Uluru e il pilota fa uno zigzag per farci vedere il panorama. Uno dei peggiori pranzi di sempre. Steward spiritoso, non avendo visto la porta chiedo dove è il bagno e lui risponde di andare sull' ala.
Arrivati a Melbourne alle 17.45, ritiro bagagli ma non ho voglia di guidare nel traffico del venerdi sera al buio, quindi avvertiamo la Hertz che ritireremo la macchina domani mattina e poi in taxi all’albergo, Travelodge Southbank, molto buono. Cena sul lungofiume in posto lussuoso. buon pesce e insalata 90 aus in due, servizio veloce. La vista sui grattacieli è impressionante e angosciosa dopo 12 giorni di Kimberly semideserto.
Nella cartina in blu il nostro itinerario da Melbourne ad Adelaide passando per Kangaroo Island
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23 giugno
Dopo colazione andiamo in taxi in aeroporto a prendere la macchina, una Mitsubishi rossa, piena di avvisatori acustici, tra cui uno che protesta se ti sposti sulla corsia superando una linea bianca anche se tratteggiata.
Rientrati in centro affidandoci al navigatore del telefonino e a quello della macchina, che funzionano bene e sono concordi. arriviamo facilmente in albergo e parcheggiamo in un grande posteggio, 11 au$ al giorno. Lasciamo una valigia in albergo, come scusa per tornare a usare il bagno.
Uscendo dalla stanza incontriamo un cameriere incredibilmente gay.
Giro a piedi per Melbourne, tempo coperto ma non piove. Città non brutta e tranquilla.
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I grattacieli di Melbourne
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il ponte mi sembra molto bello e il lungofiume è assai piacevole per passeggiare
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Una straordinaria rastrelliera per biciclette a forma di bicicletta
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edificio avveniristico che sembra fatto da un lattoniere con manie di grandezza
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in mezzo ai grattacieli qualche costruzione vecchiotta
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che crea contrasi curiosi
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i graffitari di qui sono professionali
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interi vicoli dipinti
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anche le scale di sicurezza
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quasi non rimane un palmo di muro libero
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il sogno del lavavetri
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entriamo nel quartiere cinese.
Quartiere cinese a parte, la città è piena di orientali
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non brillano per il buon gusto
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ma i graffitari sono occidentalizzati e i pupazzi non hanno gli occhi a mandorla
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grattacielo un po' vermiforme, da mal di mare
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il nome della strada è proprio da quartiere cinese
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la signorina ha deciso di fare una scorta, non si sa mai!
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una macchinona per lavori stradali affascinante
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grattacielo molto sottile.
chissà se nei piani alti si può stare solo in piedi, stretti stretti.
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cane paralitico su carrozzella
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forse è uno che vende il miele Clicca sulla foto per vederla ingrandita |
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Ripresa la macchina partiamo per Flinders, quasi sulla punta della penisola di Mornington, bella regione vinicola e turistica meta delle gite domenicali degli abitanti di Melbourne.
Inizialmente traffico bloccato per lavori, poi si sblocca ed è scorrevole.
Gran parte del percorso in autostrada abbastanza trafficata, poi in una bella campagna di vigneti, ulivi e molto alberata, piove a tratti.
In blu l'itinerario dei primi due giorni: Melbourne-Flinders-Port Campbell.
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Flinders
Arrivo a Flinders nel primo pomeriggio. È un posto di mare panoramico.
Alloggiamo al Flinders Hotel, molto bello, frigo pieno di vini e bevande varie. Aspettiamo che il tempo si rimetta un po' nella speranza di fare due passi.
Prima del tramonto facciamo una bella passeggiata verso il mare tra belle ville.
Questa è una Oxalis, parente della nostra acetosella
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Uno dei tanti tipi di eucaliptus
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Fiori di eucaliptus
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ancora con le gocce della pioggia recente
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una malva
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bei viali alberati.
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arriviamo ad affacciarci sul mare
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sul molo tanti cinesi che pescano. Qui, e in tanti altri posti di mare che vedremo, i cinesi (o comunque orientali) sono i più appassionati pescatori.
Devono essere molto appassionati, visto che la temperatura è un po' rigida
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Flinders
Un bel fiore di poligala
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Flinders
una mimosa, almeno credo
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Flinders
cambiando i colori e un bel po' di altre cose potrebbe essere il Mediterraneo in estate
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Flinders
La gazza australiana (Cracticus tibicen) è uno degli uccelli più comuni. Si comporta come le nostre cornacchie di città.
Cena vicino all’albergo, posto per famiglie, ottimi gnocchi di zucca con funghi.
Per cena spendiamo in genere 70-90 A$ in due, circa 45-55 euro
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24 giugno
Colazione alle 7.30 buffet con molta scelta, tra cui frullati di molti frutti freschi.
Andiamo a prendere il traghetto a Sorrento per arrivare a Queenscliff, sull'altra sponda del golfo di Melbourne.
La strada per Sorrento è ottima, l’imbarco era previsto per le 11 ma ci imbarchiamo alle 9, traghetto ottimo quasi vuoto.
Non si capisce perché ma la Hertz non assicura per danni avvenuti su questo traghetto.
Umorismo australiano sul traghetto: Mare: umido e salato!
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Sbarcati 9.45 e partenza verso la Great Ocean Road. La strada veloce fino a Anglesea, poi sul mare diventa tortuosissima, ma con panorami molto belli.
La decisione di anticipare l'orario del traghetto è stata provvidenziale: partendo alle 11, con tutte le soste panoramiche saremmo arrivati a Port Campbel tardissimo.
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potrebbe essere un parente del ginepro
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Facciamo diverse soste per vedere il panorama.
Luoghi molto turistici con ville molto belle, tanti surfisti.
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le onde sono notevoli. Ci sono cartelli che allertano i surfisti sulla presenza di scogli sommersi
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spiagge affollatissime
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e tratti di costa rocciosa con bei faraglioni
La costa si affaccia sull'oceano aperto, quindi le onde non mancano mai
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il mare erode il calcare scavando nella roccia gallerie e solchi
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qui, in prossimità del faro di Splitpoint, un po' prima di Lorne, la strada scende fino alla spiaggia
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Tutte queste aree sono protette, incluse in una serie di riserve naturalistiche
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Dopo la cittadina di Apollo Bay, che è il posto più popolare e affollato di case, la strada va un po'nell’interno, prima in una bella campagna coltivata e poi in una foresta pluviale di eucalipti.
Una deviazione di 12 km attraverso la foresta porta al faro di Otway avvicinandosi al promontorio di capo Otway la costa diventa più alta e con bei faraglioni
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lasciata la macchina camminimo un po' fino alla punta davvero panoramica
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e poi al faro di capo Otway
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la casa dei guardiani del faro
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di fari ce ne sono due, forse quello più in alto è più antico e solo turistico, mentre questo più in basso e più moderno è quello che funziona davvero
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belle luci sul mare
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il mare è un po' agitato
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La bandiera rosso-nera con il disco giallo è quella degli aborigeni: La metà superiore, nera rappresenta il colore scuro della pelle degli aborigeni, la metà inferiore, rossa, è la terra su cui camminano e il disco giallo al centro è il sole.
Superiamo la zona dei 12 apostoli, il tratto più bello e più celebre di questa costa, che visiteremo con più calma domani mattina, e arriviamo a Port Campbell alle 16.30. Alloggiamo al BW Great Ocean Road Inn, albergo un po’ strano, a bungalow, deserto.
Fa abbastanza freddo e il riscaldamento in camera non funziona. Ci facciamo cambiare stanza.
Visto che colazione viene servita molto tardi ce la facciamo portare la sera in camera, dove ci sono tostapane e caffettiera. Così la mattina avremo tempo per andare verso i 12 apostoli dove ci sono diverse cose da vedere.
Cena al ristorante Waves con piatto asiatic style: dall (lenticchie indiane) crema di melanzane, riso, pollo e chapati. Buono ed economico. I soli altri avventori sono una coppia di cinesi con due bambini.
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La seconda parte del nostro itinerario lungo la Great Ocean Road: Port Campbell-Robe-Victor Harbor
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25 giugno
Partenza con la prima luce verso le 7.30. Visita ai 12 apostoli e poi Loch Ard Gorge, veramente spettacolari.
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12 apostoli
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la roccia calcarea ha un bel colore che risalta appena spunta un raggio di sole
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tutta questa costa calcarea, esposta all'azione del mare, viene rapidamente erosa, così i 12 apostoli non sono più di 6
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ma in compenso nuovi pinnacoli vengono scolpiti. questo tra qualche anno, se non crolla prima, sarà un nuovo apostolo
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il mare è mosso e fa anche un po' freddo
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nella scogliera l'erosione crea forme fantasiose
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Questa zona, tra Cape Otway e Port Campbell viene chiamata la costa dei naufragi.
Moltissime navi sono naufragate, spinte dal vento e dalle onde su gueste sogliere, spesso avvolte dalla nebbia.
Questa profonda insenatura si chiama Loch Ard Gorge, in ricordo della nave scozzese Loch Ard.
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il sentiero che porta a una terrazza panoramica allerta contro il rischio di precipitare nel vuoto per il terreno franoso
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La Loch Ard, in viaggio dall'Inghilterra a Melbourne, nel 1878 naufragò su questi scogli, che l'equipaggio non aveva avvistato a causa della fitta nebbia.
Delle 54 persone a bordo solo due si salvarono.
Una ragazza, Eva, riuscì a sopravvivere aggrappata a un pennone. Un giovane allievo ufficiale, Tom, riuscì a raggiungere la riva grazie al relitto di una scialuppa, poi, sentendo le invocazioni di aiuto di Eva tornò in mare e la recuperò.
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certamente, un volta raggiunto questo bel riparo, si saranno sentiti salvi
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I due naufraghi si ricoverarono in questa grotta, o in un'altra simile e infine Tom andò a cercare soccorsi.
Naturalmente i giornali dell'epoca costruirono una bella storia d'amore tra i due, purtroppo del tutto falsa.
Il padre di Tom era morto tre anni prima nel naufragio della nave che comandava, scagliata da un ciclone sulla grande barriera corallina nel nord-est dell'Australia nel 1875
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il terreno calcareo provoca la produzione di abbondanti stalattiti
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Questa roccia con l'arco naturale fa parte di un complesso, ora parzialmente crollato, detto "il ponte di londra"
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loch ard gorge
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loch ard gorge
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Poi, con alternanza di pioggia leggera e schiarite ci dirigiamo verso Robe. Scorci sul mare e bella campagna verde. Al bivio di Portland ci perdiamo per disaccordi tra il navigatore e le mappe. A un certo punto usciamo dalla highway in un viottolo di campagna e interpelliamo un vecchio contadino, o forse falegname perchè è pieno di trucioli di legno, che ci dà in chiacchiere, vuol sapere da dove veniamo e dove andiamo, ma alla fine ci dà delle spiegazioni, confuse anche per la pronuncia australiana, ma corrette. A Millicent prendiamo la strada diretta per Robe e il navigatore si offende moltissimo, preferirebbe qualche altra strada ma alla fine si adatta.
Poco prima di arrivare a Robe incrociamo un Vombato
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Il vombato, anche se sembra un grossissimo porcellino d'india (è lungo quasi un metro), è un marsupiale che scava gallerie utilizzando i grossi denti e le unghie. Visto che striscia dentro le sue gallerie con la pancia sul terreno, il suo marsupio si riempirebbe di terra (pensate quanto sarebbe felice il figliolino) se non avesse l'apertura rivolta all'indietro e non in avanti come quello dei canguri.
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A Robe c'è un porticciolo molto ben riparato e una piccola flottiglia di barche da pesca e da diporto. Il nostro albergo, Harbour View Motel, molto confortevole, è proprio sul porticciolo.
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E' una località turistica, con villini moderni e qualche villa vecchiotta in pietra locale
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facciamo una bella passeggiata al tramonto, percorrendo un sentiero che, partendo al porticciolo, permette di girare tutto il promontorio.
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rocce traforate e appuntitissime
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Robe
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Robe
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stormi d'uccelli neri
A Robe ceniamo al Caledonian Inn, vecchia locanda molto carina e accogliente, tutto in legno scuro. Mangiamo molto bene, con bruschetta, carne e pollo alla griglia e verdure varie. |
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26 giugno
Partenza da Robe presto, al motel non danno colazione, quindi mangiamo dal panettiere, che è organizzato appositamente, con tavolini e macchina per il caffè. Buona colazione.
Poi a Kingston, dove troneggia Larry the Lobster, l'insegna a forma di aragosta di un ristorante, alta 17 metri
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Proseguiamo lungo la costa fino a Meningie costeggiando la laguna che però si vede di rado.
Tutta questa zona fa parte del Parco Nazionale Coorong, un sistema di lagune costiere che ospita una ricca fauna di uccelli, forse abbondante in una stagione diversa da questa.
Facciamo una deviazione per andare a vedere il mare alla spiaggia di Granites, che deve il nome alle rocce di granito tondeggianti .
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una bella spugna a ventaglio
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potrebbe essere anche una balena
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al 42° miglio facciamo un'altra deviazione verso il mare , dove c’è un area di camping.
E' una zona piena di canguri.
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ha un'aria pensierosa, forse sta facendo la cacca
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42 miglio
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pavoncella mascherata (Vanellus miles)
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Dopo Meningie la strada passa in una zona paludosa....
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... fino a Wellington, dove si prende un piccolo ferry trainato da un cavo di acciaio.
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in attesa del traghetto il signore si rassetta le penne
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e poi attende dignitoso
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Poi, attraversando una bellissima campagna a pascolo, vigneti e olivi, arriviamo a Victor Harbor, dove pernotteremo
E' una brutta cittadina, molto turistica, dove siamo alloggiati in un lussuoso country club con golf, il Mc Cracken Country Club .
Andiamo a fare una bella passeggiata all’isolotto Granite. Al parcheggio, acccanto al pontile che porta all'isolotto, c’è un marciapiede molleggiato, fantastico.
Un turista si gode il sole
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Un gabbiano beccorosso, Chroicocephalus novaehollandiae
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Sul pontile che porta all'isolotto passa un tram tirato da un cavallo.
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Victor Harbor, la fermata del tram
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questo invece deve essere un giovane di Larus pacificus, il gabbiano del Pacifico
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L'isolotto ospita una mostra di capolavori di artisti di tutto il mondo.
questo sembra un mucchio di vermi, invece è un'opera d'arte
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anche questa, che sembra una trappola per uccelli, è un'opera d'arte
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Il cavallo traina il suo tram, con aria un po' sconsolata.
All'ombra fa abbastanza freddo ma al sole si sta proprio bene.
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Il pomeriggio è magnifico e l'isolotto molto bello.
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un sentiero lo gira tutto
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in mezzo a grandi massi di granito scolpiti al vento.
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ricordano molto le rocce della Sardegna
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Non sono cestini per le cartacce, si tratta di un'opera d'arte.
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tante opere d'arte piccole, mosse dal vento
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sembra un sottopentola arrugginito, ma artistico
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ancora opere d'arte, questa è un po' scrostata
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questa mi piace, ben inserita nell' ambiente
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Sembra proprio una bitta di ormeggio
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questo capolavoro è fatto di cassonetti della spazzatura, molto snelli
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finiamo il giro dell'isolotto
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Questo, all'imbocco del pontile, è molto carino ma non fa parte dei capolavori esposti.
Avevamo notato che negli alberghi gli orologi andavano indietro di mezz’ora. Scopriamo adesso che qui il fuso orario è spostato di mezz’ora! Rimesso l’orologio.
Cena in albergo a Victor Harbor. Sembrava un posto di lusso, invece il ristorante è molto alla buona, ordini al banco, paghi e in 5 minuti ti servono. Inoltre c’è un' offerta paghi uno e prendi due, quindi abbiamo speso pochissimo: 30 A$ in due, compresi due bicchieri di vino. Ci sono anche giocatori di freccette. Comunque la cena non era un gran che.
Visto che domani, per prendere il traghetto per Kangaroo Island, dobbiamo partire molto presto, prima dell’orario di colazione, chiediamo di avere la colazione in camera.
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