In generale: Il viaggio è stato godibilissimo, il paese è stupendo e vario, si viaggia bene spendendo poco, si mangia bene e la gente è cordiale. L'interesse principale è fuori dalle città, in genere poco interessanti o sgradevoli. Soltanto la piazza centrale (che in genere si chiama San Martin) e le strade immediatamente circostanti si girano con piacere, ma senza particolari attrattive.

Il nostro itinerario: Buenos Aires, Villa Mercedes, Parco Nazionale Sierra de las Quijadas, Aconcagua, Barreal, Pagancillo, con visita ai parchi Ischihualasto e Talampaya, Pagancillo, Belen, Cafayate, Salta, Humahuaca, Metan, Corrientes, Iguazu, Posadas, Concordia, Rosario, Buenos Aires.

Volo
Compagnia Low Cost Spagnola Air Europa: Roma-Madrid-Buenos Aires. Le soste a Mardid di durata ragionevole e arrivo a Buenos Aires alle 9.30 di mattina, in orario utile per ritirare l'auto e percorrere i 717 km fino a Villa Mercedes

Auto
Prenotata alla Hertz da Roma. Avevamo prenotato una Chevrolet (Opel) Meriva, ma quella disponibile aveva lo specchietto retrovisore rotto, quindi ci hanno dato allo stesso prezzo una Chevrolet Zaffira, molto spaziosa ed efficente. Attenzione alle prenotazioni AVIS, che in Argentina ho trovato con soltanto 3000 km compresi nella tariffa: con le distanze Argentine è indispensabile il kilometraggio illimitato. Noi abbiamo percorso oltre 7000 km.

Strade e guida
Le strade sono in genere buone. Abbiamo fatto molti km su strade non asfaltate, di ottima qualità. Alcune strade sono a pedaggio e in genere non è comprensibile che differenza ci sia con quelle senza pedaggio.
I distributori di benzina sono numerosi, in quasi tutti i centri abitati, ma viste le distanze tra un centro e l'altro è bene essere previdenti.
La benzina costa poco, ma i prezzi sono moltro variabili da un distributore all'altro (da 3.6 a 4.2 pesos al litro = 70-80 centesimi di euro)
Guida
Il traffico è in genere scarsissimo, le strade molto spesso dritte, quindi la guida non presenta problemi e i sorpassi sono agevoli.
Nelle città più grandi invece sono aggressivi, sembra sempre che ti stiano per venire addosso, suonano il clacson alla tua prima indecisione, ma alla fine sopravvivi.
Semafori: all'inizio sono rimasto disorientato, visto che i semafori sono dopo l'incrocio e non prima. Poi ti abitui.
Nei centri abitati, per indurre a rallentare, ci sono dei dossi a schiena d'asino o dei fossi che talvolta mettono a repentaglio l'integrità dell'auto, meglio stare attenti.
Lungo le strade molti posti di blocco fissi della polizia che controllano i documenti. Al passaggio tra province diverse siamo anche stati disinfettati! Ti fanno pagare una piccola tassa e poi ti spruzzano la macchina con non so che cosa: se non sei svelto a chiudere il finestrino di disintettano la faccia.

Circolare in città, a piedi o in auto, è facile: reticolo di strade perpendicolari distanziate di 100 m (un isolato o cuadra). Quasi tutte le strade sono a senso unico, se la prima è contromano la seconda e del verso giusto (anche se non sono evidenti i cartelli di divieto).

Alloggi
Vista la bassa stagione non abbiamo avuto necessità di prenotare in anticipo. Via internet avevo prenotato soltanto il primo pernottamento, a Villa Mercedes, prevedendo di arrivare tardi, l'ultima sera a Buenos Aires. In seguito, ricorrendo ai numeri telefonici riportati sulla guida Lonely Planet, abbiamo chiesto la disponiblità giorno per giorno, trovando sempre al primo tentativo. Soltanto a Puerto Iguazù, molto turistico, abbiamo dovuto fare due telefonate!

Abbiamo scelto alloggi di fascia media, che nelle regioni occidentali sono risultati sempre di livello discreto-buono, talvolta delizioso. Al contrario a Posadas e Concordia gli alberghi consigliati dalla guida sono risultati appena accettabili: squallidi e ai limiti della decenza. I prezzi oscillavano tra i 130 e i 200 pesos per la camera doppia (25-38 euro). A Rosario e Buenos Aires ci siamo concessi maggiori lussi, spendendo comunque non più di 300-400 pesos compreso il parcheggio per l'auto.
La colazione, compresa nel prezzo è abbondante, tipo continental breakfast. Soltanto a Concordia, nel miserabile albergo, vistosi cartelli ricordavano che ai signori ospiti era concessa una sola tazza di caffè e latte (somministrata dalla padrona insieme a quattro (4) crackers, senza marmellata o altro)

Ristoranti
Il cibo è ottimo, soprattutto, ovviamente, la carne ma si trova di tutto (lungo i grandi fiumi anche buon pesce). Eccellenti e molto diffuse le empanadas: la versione argentina dei sambusi o somosa africani e di altre simili ricette asiatiche (ravioloni ripieni di carne, cipolle e altro, fritti o cotti al forno). Il vino argentino è giustamente famoso. La spesa per la cena di due persone variava tra i 75 e i 150 pesos (14-28 euro, vino compreso).
Soltanto due sere la cena è stata scadente (una sera non siamo riusciti a trangugiare).

Telefoni
Il cellulare italiano funziona quasi dovunque. Soltanto in un paio di occasioni abbiamo avuto problemi: a Barreal e a Pagancillo i cellulari locali funzionavano ma i nostri non avevano campo.

Valuta
Il cambio al momento era di circa 5.2 pesos per Euro. Le carte di credito sono spesso accettate, ma in modo irregolare: più facilmente nelle grandi città e nei locali di livello elevato. Nei piccoli centri e negli alberghi modesti chiedono contanti (efectivos).
Bancomat
Nelle città sono diffusi gli sportelli che permettono di ritirare valuta con le carte di credito, applicando una trattenuta di 15 pesos: spesso c'è la fila.

Clima
Essendo a fine estate il clima era caldo e in genere asciutto a occidente. A oriente spesso acquazzoni anche molto violenti.

Gente
Gli Argentini sono molto gentili e cordiali. Dando in chiacchiere, quando scoprono che sei Italiano, si rivelano tutti compaesani!

Carte
Avevamo carte a grande scala acquistate in Italia (2.000.000 e 2.500.000), comunque sufficienti. L'importante è che siano aggiornate. Localmente si trovano carte anche nei distributori di benzina.
Da internet (http://www.proyectomapear.com.ar/) avevo inoltre scaricato una mappa digitale per GPS Garmin che ho utilizzato sul GPS Garmin 60 CSx per la navigazione e su computer portatile con il software Garmin Mapsource per la programmazione dell'itinerario. Mappa dettagliatissima, con tutti i paesi fino all'ultimo vicolo e con indicazioni di ristoranti, alberghi, distributori e così via. Eccezionale, utile e gratuita.

Guida Lonely Planet
Punto dolente: mentre per le località a occidente e per Iguazu è risultata attendibile e utile, per le regioni orientali (Corrientes, Posadas, Concordia, Rosario) è assolutamente scadente. Inoltre si descrivono solo le località turistiche e non si fa riferimento all'interesse dei percorsi tra una località e l'altra. Le valutazioni degli alberghi e dei ristoranti sono inattendibili, con alberghi definiti lindi e deliziosi che si rivelano delle topaie e con ristoranti che spesso non esistono più da anni. L'altra guida di cui disponevamo (Routard) descrive soltanto pochissime località, le più famose.